Ma se non riesco proprio a non mangiare?
๐ Come giร visto nei post precedenti, il cibo puรฒ rimanere sempre ๐๐ป'๐ผ๐ฝ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฝ๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐น๐ฒ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฒ ๐ฒ๐บ๐ผ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ, non รจ necessario eliminarla del tutto!
โ๏ธ Tuttavia, gustare ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ฎ๐ฝ๐ฒ๐๐ผ๐น๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ il proprio cibo desiderato, quando si รจ davvero scelto di farlo, รจ ben diverso dal mangiarlo ๐ถ๐ป ๐บ๐ฎ๐ป๐ถ๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ฎ๐๐๐ผ๐บ๐ฎ๐๐ถ๐ฐ๐ฎ, di nascosto, o in piedi senza rendercene nemmeno conto.
โQuando decidiamo di mangiare consapevolmente, allora diventa importante ๐๐ฐ๐ฒ๐ด๐น๐ถ๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป ๐ฐ๐ถ๐ฏ๐ผ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ป๐ผ๐ถ ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ฎ๐ฟ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ฑ๐ถ๐๐ผ, sederci, dare dignitร e spazio a quel momento, perchรจ stiamo confortando noi stessi.
โ Consiglio di prendere una piccola quantitร di cibo, di spezzarlo in 4 parti e gustare con tutti i sensi ogni boccone. La ๐๐ผ๐ฑ๐ฑ๐ถ๐๐ณ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ (e quindi anche il conforto) data dal cibo deriva dalla piena presenza in quel momento e dallโattivazione dei sensi, ๐ป๐ผ๐ป ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐พ๐๐ฎ๐ป๐๐ถ๐๐ฎฬ.
โ ๏ธ Pensiamo ai grandi intenditori di cibo, ai sommelier che gustano solo un sorso di vino, agli chef che fanno assaggi di ogni piatto. Facendo cosรฌ ๐๐๐ถ๐ฎ๐บ๐ผ ๐ด๐ฒ๐๐๐ฒ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ถ๐น ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ผ ๐ฐ๐ถ๐ฏ๐ผ ๐ถ๐ป ๐บ๐ฎ๐ป๐ถ๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ณ๐๐ป๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ: abbiamo scelto consapevolmente di compensare uno stato dโanimo con il cibo, ci stiamo godendo questo momento e magari ne stiamo mangiando una quantitร piรน piccola, con risvolti pratici in termini di ๐๐ฎ๐น๐๐๐ฒ ๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐๐ผ ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฝ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ๐ด๐ถ๐ฐ๐ผ.
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