Ascoltare fame e sazietà: dalla scienza al benessere quotidiano

“Conosci te stesso.” – Socrate


Ascoltare il corpo è una forma di conoscenza di sé che spesso sottovalutiamo.

Una paziente, seduta davanti a me, mi dice:
"Non so più quando ho fame davvero. Mangio perché è l’ora, perché gli altri mangiano, o perché sono stanca. Ma non so riconoscere la differenza."


È una frase che sento spesso. E non riguarda solo chi segue diete o ha problemi di peso: molti di noi, presi dalla velocità della vita, hanno perso il contatto con i propri segnali interni.


La scienza della fame e della sazietà

La fame e la sazietà sono regolate da un sistema complesso che coinvolge:

  • Ormoni: ghrelina (stimola l’appetito) e leptina (favorisce la sazietà).

  • Aree cerebrali: in particolare l’ipotalamo, che integra segnali dal corpo e dall’ambiente.

  • Stimoli sensoriali e digestivi: distensione gastrica, livelli di glucosio e altri nutrienti nel sangue.

Questo sistema è finemente calibrato, ma può essere “coperto” da altri segnali: emozioni, abitudini, stress, disponibilità di cibo.


Quando la mente interferisce

Lo stress cronico, il multitasking durante i pasti, o l’uso del cibo come regolatore emotivo possono alterare la percezione di fame e sazietà.

In questi casi, il corpo invia segnali, ma la mente non li ascolta — o li interpreta in modo distorto.


Mindful eating e ascolto consapevole

La Mindful Eating è una pratica basata sull’evidenza scientifica, che insegna a:

  • Prestare attenzione ai segnali fisici, emotivi e sensoriali legati al cibo.

  • Mangiare con presenza, senza giudizio, osservando sensazioni e pensieri.

  • Distinguere fame fisiologica, appetito, e fame emotiva.

Gli studi dimostrano che questa consapevolezza migliora il rapporto con il cibo, favorisce la regolazione del peso e riduce episodi di alimentazione impulsiva.


Come allenarsi a riconoscere i segnali

Ecco alcune strategie semplici ma efficaci:

  1. Scala della fame: prima di mangiare, valuta da 1 (fame intensa) a 10 (sazietà completa) come ti senti.

  2. Pausa consapevole: aspetta 2–3 minuti prima di iniziare a mangiare, respirando profondamente.

  3. Mangiare senza distrazioni: niente schermi o lavoro mentre mangi.

  4. Diario della fame: annota quando mangi, cosa provi e se c’era vera fame.

  5. Osserva la sazietà: smetti di mangiare quando ti senti comodamente pieno, non appesantito.


In conclusione

Riconoscere fame e sazietà non è solo una questione di alimentazione: è un atto di ascolto e rispetto verso sé stessi.

La scienza è la mia guida, la tua vita reale è il mio punto di partenza, e l’ascolto è ciò che trasforma la cura in relazione.


Bibliografia essenziale

  1. Warren JM, Smith N, Ashwell M. A structured literature review on the role of mindfulness, mindful eating and intuitive eating in changing eating behaviours. Nutrition Research Reviews. 2023;36(1):64–78.

  2. Mantzios M, Egan HH. An exploratory examination of mindfulness, mindful eating, intuitive eating, and self-compassion in a Mediterranean diet context. Appetite. 2022;175:106075.

  3. Katterman SN, Kleinman BM, Hood MM, Nackers LM, Corsica JA. Mindfulness meditation as an intervention for binge eating, emotional eating, and weight loss: a systematic review. Eating Behaviors. 2021;43:101543.

  4. Higgs S, Spetter MS. Cognitive control of eating: the role of memory in appetite and weight gain. Current Obesity Reports. 2022;11:22–31.

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