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Immagine del redattoreDott.ssa Laura Moratti

Conversazione sul cibo con Thich Nhat Hanh

Condivido la traduzione italiana di una interessante intervista al maestro zen Thich Nhat Hanh sul cibo.

L’articolo originale da cui è stato tradotto il testo è questo: “A Conversation with Thich Nhat Hanh About

Savor”( http://www.oprah.com/spirit/a-conversation- with-thich- nhat-hanh- about-savor).

È stato pubblicato sul sito di Oprah Winfrey, celebre conduttrice televisiva ed attrice statunitense,

ammiratrice di Thich Nhat Han.

Thich Nhat Hanh, monaco buddista, poeta, attivista per la pace, candidato al premio Nobel per la

pace è particolarmente impegnato sul fronte dell’alimentazione. Nel 2011 ha pubblicato un libro, assieme

alla nutrizionista Lilian Cheung, dal titolo “Mangiare Zen. Nutrire il corpo e la mente” (la traduzione italiana è

uscita nel 2015). Da questa intervista, in cui parla degli argomenti trattati nel libro – al di là dei messaggi

indirizzati specificamente al popolo americano – emerge in modo molto chiaro e semplice un’efficace sintesi

dell’insegnamento di questo grande maestro. 

Perché hai scelto di scrivere proprio ora un libro sull’alimentazione e la presenza

mentale?

Questo è un periodo che non ha precedenti, nella storia. Nel mondo ci sono più persone sovrappeso che

affamate o sottopeso. Gli scienziati ci hanno già ammonito che se la tendenza all’obesità non si invertirà,

questa generazione di giovani avrà un’aspettativa di vita inferiore, rispetto a quella dei propri genitori.

Essere sovrappeso, inoltre, aumenta il rischio nei confronti di molti problemi seri di salute. Problemi in grado

di causare molta sofferenza, sia alle persone che li contraggono, sia ai loro famigliari. Ad una scala più

ampia, questa sofferenza colpisce il benessere delle nostre società e del nostro mondo nel suo complesso.

Le radici dei nostri problemi stanno in ciò che consumiamo: non solo il cibo, ma anche tutti gli elementi che

contribuiscono a determinare chi e cosa noi siamo. C’è molto da imparare dagli insegnamenti del Buddha

sulla presenza mentale, per capire in profondità questa epidemia contemporanea dell’obesità. Ora abbiamo

l’opportunità di coinvolgere più gente nell’apprendimento del vivere consapevole e nel raggiungimento della

gioia e della pace.

Che ruolo gioca il mangiare consapevole nella tua vita quotidiana?

Quando riusciamo a rallentare e goderci veramente ciò che mangiamo, ne ricaviamo una qualità

molto profonda. Amo sedermi e mangiare con tranquillità, godendomi ogni morso, consapevole della

presenza della mia comunità, consapevole di tutto il duro e al tempo stesso amorevole lavoro che è presente

nei miei pasti. Quando mi siedo così, non sono solo nutrito fisicamente, ma anche spiritualmente. Il modo in

cui mangio influenza tutto il resto delle cose che faccio durante la giornata. Se riesco a guardare in

profondità nel mio cibo e prendermi questo tempo come una meditazione – non meno importante del

tempo dedicato alla meditazione seduta o camminata – ricevo i molti doni del cosmo, dei quali non

potrei godere altrimenti, se la mia mente fosse altrove. Perché se quando mangio sono consumato dai

miei progetti e preoccupazioni, in realtà ciò che mangio è molto stress e paura e ciò è dannoso sia per la mia

mente che per il mio corpo. Noi abbiamo una “gatha”, o verso, che recitiamo mentre mangiamo:


Nella dimensione dello spazio e del tempo,

Mastichiamo con lo stesso ritmo con cui respiriamo.

Preservando le vite di tutti i nostri antenati,

aprendo una strada che sale per i discendenti.


Così, quando mangiamo in presenza mentale, riusciamo ad entrare in contatto diretto coi nostri antenati ,

così come coi nostri discendenti, e usiamo il tempo dei pasti per vedere come nutrire le cose migliori che i

nostri antenati ci hanno tramandato e come continuare a trasmettere ciò che abbiamo di più prezioso alle

generazioni future.

Com’è il menù giornaliero a Plum Village?

Ci godiamo una deliziosa dieta vegana, e molti dei nostri grani sono organici. A colazione, mangiamo farina

d’avena, pane fatto in casa, creme spalmabili di vari tipi di semi fatte in casa, frutta, frutta secca e, qualche

volta, zuppa di spaghetti o riso vietnamiti. A pranzo, prendiamo del riso, un piatto di verdure saltate in

padella, un piatto di tofu o di fagioli, una minestra, verdure al vapore o insalata e, qualche volta, un dessert. I


dessert vietnamiti consistono di solito in una zuppa dolce con fagioli o grani, mentre quelli occidentali sono

pasticci vegani, torte o biscotti. A cena, consumiamo un pasto semplice e leggero di riso, oppure zuppa di

spaghetti e verdure.

Come influiscono i nostri stati d’animo sul nostro modo di mangiare?

Abbiamo affrontato ampiamente il tema delle sensazioni, nel libro Savor. Fondamentalmente, quando

reagiamo ad un certo stimolo, le sensazioni o le emozioni si manifestano nella nostra mente. Noi essere

umani abbiamo molte sensazioni. Possono essere positive o negative. Esempi di emozioni positive sono

l’amore, la gioia e la speranza; mentre gli esempi di emozioni negative comprendono la paura, la rabbia,

l’ansia e l’afflizione. Per molte persone, le emozioni sono legate strettamente al cibo, sebbene la

natura precisa di tale relazione vari da persona a persona. Alcuni, quando solo allegri, tendono a

mangiare di più, altri invece a mangiare di meno. Se non tentiamo di guardare in profondità per

comprendere il nostro desiderio, esso crescerà e formerà abitudini non salutari. Per mantenere il nostro

benessere, abbiamo bisogno di usare la presenza mentale, per aiutarci ad essere pienamente

consapevoli di come queste diverse emozioni influiscono sul nostro modo di mangiare e a coltivare

una relazione col cibo salutare e positiva.

Perché pensi che gli americani, in particolare, debbano lottare col proprio peso?

A confronto col resto del mondo, gli Usa sono la terra dell’abbondanza. C’è facile accesso a cibi e bevande

che non sono buoni per noi, e vengono serviti in porzioni abbondanti. I nostri sensi vengono bombardati da

pubblicità persuasive, a favore di scelte non salutari, e la gente è condizionata a desiderare ardentemente

cibi e bevande insalubri, come bibite addolcite con zuccheri o dolci caricati con zucchero e grassi saturi. Con

tutta la meccanizzazione della tecnologia moderna ed una cultura fortemente incentrata sull’automobile (a

differenza di altri posti, come l’Europa, dove il trasporto pubblico è molto più accessibile), la gente, negli Stati

Uniti, si muove meno e brucia ogni giorno meno calorie. Tutto ciò è responsabile della lotta degli americani

contro il peso. Inoltre, il ritmo frenetico della vita ormai è la norma. I giovani – tra cellulari, computer e TV –

cercano di gestire contemporaneamente anche sette attività diverse. Questo modo di vivere è l’opposto della

vita consapevole. Non dobbiamo meravigliarci se la gente non vive realmente nel momento e non è

pienamente consapevole di ciò che mangia o di ciò che fa, che è essenziale per mantenere un peso

salutare.

Puoi condividere con noi il ruolo che la consapevolezza riveste nella tua vita

quotidiana?

La presenza mentale rende la vita molto bella e ricca di significato. Quando sono consapevole del mio

respiro che entra ed esce e rilasso il mio intero corpo, sono in contatto con quanto è bello essere vivo. Sono

in contatto col mio stato di salute e provo gratitudine per tutto ciò che va bene nel mio corpo. Poi,

con la presenza mentale, riesco ad essere consapevole della bellezza del cielo, il sorriso del fiore, il canto

degli uccelli. Riesco ad essere profondamente in contatto con la mia sofferenza, e la tengo insieme all’amore

e alla tenerezza, piuttosto che reprimerla o rifuggirla. Dal momento che riesco ad essere presente a me

stesso, posso essere realmente presente a coloro con cui vivo, ascoltarli profondamente e parlare con

parole che ispirano speranza e fiducia in sé stessi. In tal modo, ogni mattino sono in grado di portare gioia a

qualcuno e, ogni pomeriggio, alleviare il dolore di qualcuno altro.

Se dovessi scegliere un’attività consapevole al giorno, quale potrebbe essere?

Il respiro consapevole. Il mio respiro è con me per tutto il tempo che sono vivo. Posso respirare

consapevolmente ovunque, in ogni momento ed in qualsiasi posizione. Persino quando sono malato, posso

giacere a letto nutrendo il mio corpo e la mia mente, aiutando il mio corpo a guarire col respiro consapevole.

Ciò è molto nutriente!

Secondo te, la scienza e la presenza mentale possono mettersi insieme, per avere

un’influenza, in tema di alimentazione?

La scienza e la presenza mentale sono complementari, nell’aiutare la gente a mangiare bene e

mantenere la propria salute ed il proprio benessere. Per prima cosa, dobbiamo essere consapevoli di ciò

che mangiamo. Dobbiamo seguire i consigli della scienza per un’alimentazione salutare, non imitare le

celebrità o seguire l’ultima dieta alla moda. Una volta che sappiamo cosa stiamo mangiando, abbiamo

bisogno di mangiare consapevolmente, affinché ci possa aiutare, non soltanto ad acquisire abitudini

alimentari salutari, ma anche apprezzare l’interconnessione con tutto ciò che ci circonda. Mangiare

consapevolmente è una pratica che ci aiuterà a capire chi siamo. Senza presenza mentale nella nostra vita

quotidiana, non potremmo essere in grado di scoprire la pace e la felicità che sono già presenti in noi stessi.


Puoi spiegarci come la presenza mentale può portare benefici sia al singolo

individuo che al mondo intero?

Siamo tutti connessi. Quando tocchi una cosa, tocchi tutto. Qualsiasi cosa facciamo, ha un effetto sugli altri.

Perciò dobbiamo imparare a vivere consapevolmente, per toccare la pace dentro ciascuno di noi. La pace

nel mondo comincia dalla pace in ciascuno. Se tutti vivessimo consapevolmente, ciascuno starebbe meglio,

dal punto di vista della salute; si sentirebbe più appagato della propria vita quotidiana e ci sarebbe più pace.

Questa presenza mentale collettiva è in grado di apportare cambiamenti positivi nelle nostre famiglie,

organizzazioni, comunità, nazioni, ed alle generazioni future.




Traduzione italiana di Paolo Subioli 

tratto dal sito www.zenquieora.it

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