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Immagine del redattoreDott.ssa Laura Moratti

Quinoa, amaranto e grano saraceno

🔸 Il 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗰𝗲𝗻𝗼, introdotto in Italia nel XV secolo, è senz’altro lo 𝗽𝘀𝗲𝘂𝗱𝗼𝗰𝗲𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 più noto e utilizzato nel nostro Paese. La farina di grano saraceno, infatti, è l’𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝗱𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗯𝗮𝘀𝗲 di piatti tradizionali (polenta taragna, pizzoccheri, sciatt, e cioè frittelle tipiche valtellinesi ripiene di formaggio).

🍰 Impiegata come 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗼𝗹𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶, questa farina non necessita dell’aggiunta di amido di riso/mais (anch’essi privi di glutine), o di farine glutinate per la lavorazione.

🔹 L’𝗮𝗺𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗼 può essere consumato previa cottura da solo (tipo semolino), o insieme a verdure e in minestre. L’𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗶𝗱𝗼, o di farine glutinate, è però indispensabile per la preparazione di prodotti da forno soffici.

🔸 La 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗼𝗮, ottima in aggiunta a insalate crude, verdure cotte e minestre, deve essere abbondantemente 𝘀𝗰𝗶𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮𝘁𝗮 prima dell’uso, per eliminare completamente il rivestimento di saponine che avvolge ogni chicco; il risciacquo è 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 anche se l’etichetta non ne segnala la necessità.

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