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Immagine del redattoreDott.ssa Laura Moratti

Lasciar andare il giudice interiore (“food police”)

Il nostro giudice interiore (il termine inglese “food police” tradotto letteralmente come polizia del cibo rende molto meglio l’idea) è rappresentato da quei pensieri nella tua testa che ti dichiarano "buono" per mangiare cibi a basso contenuto calorico o "cattivo" per mangiare un biscotto, un hamburger o una pizza.


☝️Sono le regole irragionevoli nella tua testa, create dalla cultura della dieta e dall’esperienza di diete precedenti. La nostra “food police” è costituita da regole dietetiche custodite nel profondo del cervello che controllano le tue scelte alimentari e giudicano tutto ciò che mangi (o non mangi).


✅ È impossibile considerare il mangiare come un'attività normale e piacevole quando è così forte la presenza del giudice interiore.


❗Ecco alcuni esempi:

🔹Non si mangia dopo l'ora X della notte.

🔹Si può avere un solo biscotto

🔹Se mangio un dolce oggi, non posso mangiarne un altro questa settimana.

🔹So che il mio stomaco brontola, ma non è ancora ora di mangiare – devo aspettare la cena.

🔹Non puoi avere quel cibo, ha troppi carboidrati.

🔹Era un pasto troppo abbondante - devi andare in palestra per bruciarlo

🔹Ho mangiato un panino a pranzo, quindi niente pane a cena.

🔹Ho mangiato così bene questa settimana, mi merito quel dolce.



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