𝗜𝗟 𝗖𝗜𝗕𝗢 𝗡𝗢𝗡 𝗛𝗔 𝗩𝗔𝗟𝗢𝗥𝗘 𝗠𝗢𝗥𝗔𝗟𝗘

☝️ Una delle sensazioni più frequenti è quella del 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 per aver consumato dei cibi troppo ricchi di zucchero o di grassi… dei cibi “cattivi” insomma. Quello che inconsapevolmente facciamo è di andare ad 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 al cibo:

🔸 𝘾𝙞𝙗𝙤 𝙗𝙪𝙤𝙣𝙤 𝙤 𝙘𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙤: a seconda di quanto fa ingrassare o dimagrire.

🔸 𝘾𝙞𝙗𝙤 𝙥𝙪𝙡𝙞𝙩𝙤 𝙤 𝙘𝙞𝙗𝙤 𝙨𝙥𝙖𝙯𝙯𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖: noi siamo più bravi o più cattivi a seconda di quello che abbiamo mangiato.

❗ A livello scientifico (quindi occhio…. Non a livello di “diet talk”, martketing e cultura della dieta) 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗼. Quello che conta è il pattern alimentare, quindi 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝘃𝗮𝗿𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗶 𝘃𝗮𝗿𝗶 𝗰𝗶𝗯𝗶, che ciascun individuo segue nel tempo, nel mese, nell’anno, negli anni.

👉 In quest’ottica rientrano benissimo i pasti delle feste, che anzi sono espressione degli 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗲𝗱 𝗲𝗱𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 del nostro rapporto con il cibo, importanti tanto quanto quelli più legati alla visione biochimica.

✅ 𝗢𝗴𝗻𝗶 𝗰𝗶𝗯𝗼 𝗰𝗶 𝗻𝘂𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 e per prenderci davvero cura di noi e della nostra salute (fisica, psichica e sociale secondo la definizione OMS) sarebbe davvero importante 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗿𝗲𝗻𝗶𝘁𝗮̀.